INFERMIERA INDAGATA PER OMISSIONE DI SOCCORSO
E’ di un paio
di giorni fa la notizia apparsa sul giornale web m.messaggeroveneto.gelocal.it
( LINK ) relativo all’infermiera accusata di
omissione di soccorso in una casa di riposo, per non aver allertato il servizio
del 118 per un paziente ricoverato nella struttura.
La nostra
collega 25enne è accusata di non aver fatto il possibile per
salvare dalla morte un paziente di 83 anni ospite della clinica “La Perla”
di Trieste. Il fatto risale al 15 febbraio scorso, mattinata nella quale l’uomo
aveva accusato un malore.
Certo sembra il fatto che
le condizioni cliniche dell’assistito, aldilà del fatto acuto, fossero già
ritenute precarie. Questo non è bastato però al P.M. Matteo Tripani che ha
aperto un fascicolo, ipotizzando il reato di omissione di soccorso nei
confronti di un’infermiera friulana in servizio quella mattina nella struttura
sanitaria.
Il titolare della
struttura difende a spada tratta l’infermiera, ritenuta da tutti una
collaboratrice preparata professionalmente, dalla condotta ineccepibile. Dichiara
inolte: “Noi avevamo più volte consigliato alla moglie, presente con un’altra
parente, di far ricoverare il signor Del Santo in ospedale. Ma la moglie aveva
detto decisamente di no e aveva anche firmato una dichiarazione in cui chiedeva
di non ricoverare il marito”.
La denuncia arriva qualche
settimana fa dalla figlia dell’uomo che ha presentato un esposto alla Procura
raccontando per l’appunto del mancato ricovero e della morte del padre.
Compito del P.M. ora sarà
quello di stabilire se l’infermiera avrebbe dovuto comunque allertare il 118, e
quindi provvedere al trasporto dell’uomo in una struttura ospedaliera, senza
tener conto delle dichiarazioni scritte dalla moglie.
La sanità negli ultimi anni è diventato il bancomat di alcuni furbetti, e allora perché non provarci?
RispondiElimina