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Farmaci: 150 convegni per far conoscere il “generico” agli anziani

La campagna è promossa da Assogenerici in collaborazione con FederAnziani. Nel corso dei 150 incontri, che saranno organizzati su tutto il territorio nazionale, medici e farmacisti illustreranno le caratteristiche dei farmaci equivalenti e il loro corretto utilizzo.

18 MAG - “Ogni volta che si creano occasioni per un incontro diretto con i cittadini, che si tratti del rapporto tra paziente e farmacista o di una manifestazione pubblica, con lo scambio di informazioni e la possibilità di dare risposte precise a domande puntuali, si è sempre riusciti a fugare luoghi comuni e leggende metropolitane sul farmaco equivalente”. Ad affermarlo, Giorgio Foresti, che lanciando la campagna di informazione sui farmaci equivalenti tra gli anziani, si dice “certo che con la collaborazione di FederAnziani faremo una reale opera di educazione sanitaria, non tanto a sostegno di un settore dell’industria farmaceutica, pure strategico, ma a vantaggio della sostenibilità del servizio sanitario”.

La campagna di Assogenerici è, appunto realizzata in collaborazione con FederAnziani, con il patrocinio dell’Aifa, e prevede una serie di incontri (150, nei centri aderenti a FederAnziani di tutta Italia) nel corso dei quali medici e farmacisti danno una risposta qualificata e argomentata ad alcune domande fondamentali: che cos’è un farmaco generico-equivalente e in cosa si differenzia da un farmaco “di marca”? Che cosa si intende per bioequivalenza? Chi garantisce la qualità, la sicurezza e l’efficacia di tali farmaci? Quali sono i vantaggi per i cittadini e per il Servizio sanitario nazionale legati all’uso dei farmaci equivalenti?

La campagna prevede anche la somministrazione di un questionario volto a sondare il livello di conoscenza, di utilizzo, e la percezione del farmaco equivalente presso la popolazione anziana.

“In questo modo – ha dichiarato il presidente di FederAnzianiRoberto Messina - ci proponiamo di favorire la diffusione di una chiara ed ampia informazione sui farmaci equivalenti e sul loro corretto utilizzo, in modo da sensibilizzare la popolazione anziana, spesso disinformata e disorientata, sulle scelte più corrette per preservare la propria salute”.

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