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GLI ITALIANI "PROMUOVONO" MEDICI E INFERMIERI

Rapporto Censis. Il 71,2 per cento degli intervistati definisce gli operatori sanitari "gentili e disponibili". Nonostante il giudizio positivo, è alto il numero di cittadini che verifica le diagnosi con proprie ricerche su internet


ROMA - Il giudizio degli italiani sul capitale umano nella sanità è positivo, anche se non proprio eccellente. È quanto riporta il Rapporto sulla situazione sociale del Paese del Censis. Ad oggi in Italia, la sanità "cammina sulle gambe di oltre 724mila persone, tra le quali oltre 237mila medici, oltre 334mila infermieri, quasi 49mila unità di personale con funzioni riabilitative, oltre 45mila con funzioni tecnico-sanitarie e più di 11mila di vigilanza e ispezione". Secondo il Censis, "il 71,2% degli intervistati pensando ad una recente esperienza in una struttura sanitaria diversa dallo studio del medico di medicina generale, ha definito gli operatori sanitari "gentili e disponibili". Quanto al rapporto con i medici di medicina generale, alla richiesta di esprimere un giudizio con un valore tra 0 e 10, il valore medio indicato dagli italiani è stato pari a 7,7". Nonostante il giudizio positivo, è alto il numero di cittadini che verifica le diagnosi con delle proprie ricerche su internet. "Quasi il 52% degli utilizzatori del web dichiara che gli capita di verificare la diagnosi e le indicazioni del proprio medico su Internet e il 33% di discutere con il medico stesso i risultati delle proprie ricerche sul web".

Positivo il giudizio degli italiani anche per gli infermieri: oltre il 75% degli intervistati dal Censis dà un giudizio positivo, che si riflette sulla "percezione sociale" di tale professione. "Oggi volere fare l'infermiere è per gli italiani una scelta giusta- spiega il Censis -: per il 76,6% perché è una professione con un alto valore sociale e di aiuto verso gli altri, e per il 47% circa perché consente di trovare facilmente un'occupazione. Nel settore poi ci sono potenzialità occupazionali imponenti che richiederebbero adeguati ampliamenti degli spazi nella formazione universitaria che invece è bloccata dal numero chiuso per l'accesso alla Facoltà di Scienze infermieristiche, che il 61,3% degli italiani considera come un errore".

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