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Gli infermieri non vogliono vaccinarsi. E l’ospedale li licenzia

Succede negli Usa. I responsabili dell’ospedale: «Il nostro dovere è proteggere i pazienti. È irresponsabile che un operatore non si vaccini»

«Dio ci ha dato un corpo. E ce lo ha dato con la capacità - se conduciamo una vita sana - di difenderlo con il nostro sistema immunitario. Ho il diritto di rifiutare il vaccino antinfluenzale».
Ethel Hoover, infermiera di fede mennonita dell’Indiana University Health Goshen Hospital di Goshen (Usa) spiega così il suo no alla vaccinazione antinfluenzale. Un no che è costato a lei e altri 7 colleghi il posto di lavoro.
L’ospedale lo scorso novembre aveva infatti disposto la vaccinazione obbligatoria per i suoi dipendenti. E di fronte al rifiuto ritenuto ingiustificato ha scelto la via più drastica.
«Come ospedale e sistema sanitario, la nostra priorità è la sicurezza dei pazienti», ha spiegato un portavoce della struttura sanitaria. «E sappiamo che le persone ricoverate, con un sistema immunitario compromesso, sono a più alto rischio di complicanze e morte a causa dell’influenza. L’influenza ha il più alto tasso di mortalità tra le malattie prevenibili con la vaccinazione e, dal nostro punto di vista, è irresponsabile per un operatore sanitario ignorare questi fatti».
Il caso, che negli Usa si è trasformato in un dibattito tra chi sostiene le libertà personali e chi difende la responsabilità pubblica, in realtà scoperchia un fenomeno da anni latente: la scarsa fiducia nei vaccini di una fetta degli operatori sanitari.
«Io non voglio questa tossina nel mio corpo», dice una delle infermiere licenziate, Sue Schrock. «Ci sono effetti collaterali. Non ci sono garanzie che ti protegga. Preferisco forme naturali di protezione, prendo vitamine».
«Ho la convinzione personale di non volerne uno nel mio corpo», le fa eco un’altra collega, Joyce Gingerich.
Intanto, la comunità scientifica disapprova e solleva il problema delle infezioni nei pazienti più fragili. «Non riesco a immaginare una ragione valida per cui un operatore sanitario possa rifiutare la vaccinazione antinfluenzale», ha detto alla rete Abc l’ex presidente della National Foundation for Infectious Diseases americana William Schaffner.
E l’opposizione ai vaccini - continua Schaffner, che ora dirige il reparto di Medicina preventiva al Vanderbilt University Medical Center di Nashville - sembra essere particolarmente forte negli infermieri.
«Sembra esserci in una parte degli infermieri la persistente convinzione che il vaccino stesso possa causare l’influenza. E così rifiutando la vaccinazione si espongono al rischio di ammalarsi. In questo modo di certo non partecipano allo sforzo per garantire la sicurezza dei pazienti».

Fonte: healthdesk.it

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