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Infermieri che erogano prestazioni professionali in nero: denuncia di un'associazione in abruzzo




Chieti – Una famosa associazione di consumatori della zona ha presentato denuncia presso il comando della Guardia di Finanza accusando l'abitudine degli infermieri pubblici di erogare prestazioni a domicilio in nero e senza richiedere il normale nulla-osta alla ASL di appartenenza.

L'associazione ha anche chiesto al direttore della Asl teatina, Francesco Zavattaro, di avviare subito un’ispezione interna all’ospedale.

Questo perché gli infermieri pubblici che si recano a domicilio del paziente conosciuto e assistito nelle corsie dell’ospedale non rilasciano alcuna fattura all’utente, che, di conseguenza, non ha la possibilità di detrarre, attraverso apposita dichiarazione fiscale, il 19% del costo della prestazione effettuata dall’infermiere. Una vera e propria forma di evasione fiscale che, peraltro, alimenta una sorta di concorrenza sleale con gli infermieri con regolare partita Iva che svolgono per mestiere l’assistenza domiciliare sanitaria.

Sembrerebbe che all’interno di alcuni reparti, vi sia un’organizzazione ormai collaudata che, approfittando del rapporto che si instaura tra degente e infermiere, consente il prolungamento del servizio infermieristico di base come le iniezioni, le flebo, il cambio di catetere e altro ancora, a livello domiciliare previo accordo economico tra le parti.



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