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Polizia di Stato: concorso infermieri bloccato

Il concorso infermieri per la Polizia di Stato non è legale, secondo gli infermieri italiani e la federazione nazionale dei collegi infermieri Ipasvi che hanno in tentato un’azione legale per bloccare il bando, dopo che la nota inviata nel mese di Agosto non ha avuto riscontro né positivo né negativo dalle autorità preposte.
Il concorso per la Polizia di Stato per infermieri sembra infatti andare contro la normativa vigente e si scontrerebbe con le modalità di reclutamento per concorso pubblico degli infermieri sul territorio nazionale. Il bando di concorso indetto dalle forze di polizia ignora il requisito fondamentale per l’esercizio della professione in Italia dell’iscrizione all’Albo professionale ed inoltre non rispetterebbe il profilo professionale richiesto. E’ stata la stessa senatrice Annalisa Silvestro ad annunciare la denuncia alle forze di polizia dal portale dell’Ipasvi, la federazione nazionale collegio infermieri professionali.
Secondo Annalisa Silvestro, presidente del collegio Ipasvi, il monito sottoforma di nota indirizzata al Ministero dell’InternoMinistero della Salute e al Capo della Polizia, è venuto in essere proprio per la necessità di tutelare la figura professionale dell’infermiere in Italia.
La nota si riferisce al Bando per il concorso militare pubblico per il reclutamento di 56 vice revisori tecnico infermieri per la Polizia di Stato e poneva in essere la volontà di una collaborazione tra le Pubbliche Amministrazioni in modo che il bando stesso fosse annullato o almeno revisionato nella sua forma e procedura.
Nel bando secondo la Federazione mancano infatti alcuni requisiti assolutamente necessari per non falsare la procedura di reclutamento della figura professionale infermieristica in Italia.
Infatti considerando che la selezione fosse destinata al settore sanitario della Polizia di Stato e si richiedesse la specifica figura dell’infermiere, questa per essere tale deve essere rispettata in tutta la sua integrità, dall’iscrizione all’Albo professionale alle specifiche mansioni richieste nel bando, come previsto dalla normativa vigente, fattori che renderebbero invalidanti de facto il bando pubblico.

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