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ASL LE - INFERMIERI RIDOTTI ALL'OSSO E MOBILITA' ANCORA FERME DA 9 MESI


quotidiano infermieri

Il Sindacato UilFpl, in questi giorni, ha lanciato l'allarme sulla grave carenza di infermieri 
nell' Unità Operativa di Medicina Generale del  “Ferrari” di Casarano in provincia di Lecce, appartenente all' ASL LE. 

Il portavoce del settore contrttazioni, Mario Riso, parla di condizioni di "impossibilità, da parte dello stesso personale, a garantire una minima assistenza a tutti i pazienti ricoverati e ambulatoriali".

Il personale è ridotto a 11 unità su una dotazione organica di 22, ma a tutt’oggi - nonostante varie segnalazioni- "la questione rimane irresponsabilmente irrisolta", prosegue Riso.
"La grave carenza di personale di supporto e l’esiguo numero di Ausiliari (ormai quasi estinti), fanno aumentare in maniera estremamente pericolosa il carico di lavoro (già di per sé elevato) al personale infermieristico, in quanto esso viene ad essere, per necessità, distolto dalle attività proprie della professione, oltre che chiaramente e costantemente dequalificato".
"Nel contempo proliferano le attività ambulatoriali, - continuano dal sindacato -per far fronte all’abbattimento delle liste di attesa, con le nuove disposizioni, si dovranno tenere aperti gli Ambulatori l’intera giornata e anche i festivi, distraendo così ulteriore personale Infermieristico destinato ai pazienti ricoverati". Secondo Riso, insomma, per mantenere inalterati i posti letto - in una logica che risponde ai soli vincoli di budget - si metterebbe a repentaglio la qualità del servizio. "Siamo certi, che in siffatta situazione si verificheranno eventi avversi nei confronti dei pazienti".

Il rapporto infermieri-pazienti sarebbe quindi nettamente al di sotto dei livelli minimi essenziali di assistenza, per questo il sindacato invita la Asl a "provvedere al ripristino immediato della corretta dotazione organica, anche provvisoriamente", anche visto che "tale carenza - conclude il sindacato - rende difficoltoso agli Infermieri il legittimo godimento dei diritti contrattualmente definiti, come il diritto alle ferie ed i riposi compensativi dopo i turni notturni, è consuetudine ormai far fare il rientro, al secondo riposo, negando così il recupero psico-fisico prescritto, e facendo lievitare il credito orario mensile".

Ma queste lettere di allarme indirizzate ai vertici Sanitari sono ormai consuetudine ma rimangono nonostante ciò irrisolte.

Migliaia di Infermieri aspettano dal 04 Febbraio 2013, giorno ultimo di presentazione delle domande di mobilità regionale ed interregionale (Delibera n.1627) di far rientro nella loro terra...ma ancora nulla si è attuato dopo ben 9 mesi: un parto mancato.

Speriamo l'ASL Le, diretta dal Dott. Valdo Mellone, possa al più presto iniziare le operazioni di mobilità in modo da sopperire alla grave carenza Infermieristica in cui versa l'Azienda e a dare finalmente l'opportunità agli infermieri di rientrare nella propria terra.





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