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Farmaci: on line 16 mila “bugiardini”

15/11/2013 - L’Agenzia del farmaco ha reso disponibile la Banca dati dei medicinali. È la prima a livello internazionale consultabile in rete. 
È online, accessibile per tutti, la prima Banca dati ufficiale dei farmaci in Italia, «uno strumento elettronico dinamico, unico a livello internazionale, validato dall’Aifa e dall’Ema, da cui è possibile ottenere informazioni e documenti aggiornati relativi ai medicinali autorizzati nel nostro Paese». È così che il direttore generale dell’Agenzia del farmaco, Luca Pani, ha descritto l’iniziativa, in occasione della sua presentazione nei giorni scorsi a Roma. «Una risorsa fondamentale per il cittadino e per i professionisti della salut» ha aggiunto Pani, che «garantirà maggiore sicurezza nell’uso dei farmaci»
Al momento la Banca dati contiene oltre 16 mila documenti (Fogli illustrativi e Riassunti delle caratteristiche del prodotto) e informazioni su oltre 66.400 confezioni autorizzate. Se si considera che solo nel 2012 le modifiche ai Fogli illustrativi e ai Riassunti delle caratteristiche del prodotto sono state circa 5 mila è evidente il vantaggio di poter verificare in tempo reale se i fogli illustrativi dei farmaci già acquistati o distribuiti nel frattempo siano stati aggiornati.
Il direttore dell’Aifa ha sottolineato tra la’ltro il notevole sforzo dell’Agenzia per trasformare, ridisegnare e consolidare i propri sistemi informativi (65 sistemi maggiori) all’interno di un’unica piattaforma applicativa e infrastrutturale.
La navigazione della Banca dati permette di effettuare una ricerca per nome commerciale del farmaco, principio attivo o nome dell’Azienda farmaceutica. Per ciascun medicinale, inoltre, sarà disponibile una scheda aggiornata con il numero di Autorizzazione all’immissione in commercio, l’elenco delle confezioni, il relativo stato autorizzativo (autorizzato, sospeso o revocato) e gli stampati (Fogli illustrativi e
Riassunti delle caratteristiche del prodotto).
La Banca dati, inoltre, sarà presto disponibile anche su dispositivi mobili (smartphone, iphone, tablet) grazie a una applicazione informatica che l’Agenzia sta sviluppando. 
Fonte: ipasvi


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