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DOVE E COME MI CURO - UN MOTORE ON LINE PER SCEGLIERE L'OSPEDALE GIUSTO


È il primo in Italia, realizzato ispirandosi a esperienze internazionali. Con l’obiettivo dichiarato di aiutare i cittadini a scegliere e stimolare gli operatori a migliorare. 

La ricerca può essere effettuata indicando nelle “maschere” della home page la parte del corpo o il problema di salute di proprio interesse oppure inserendo la distanza geografica. Ne risulterà la segnalazione delle strutture di riferimento per la patologia indicata, contrassegnate da una simbologia basata sulla logica dei semafori (rosso, giallo e verde, il cui significato è intuitivo) e una legenda aggiuntiva, basata sulla misurazione “a tacche” (come quella della batteria del telefonino) che indica quanto la performance della singola struttura si avvicina agli standard internazionali di qualità dell’assistenza.
In sintesi, funziona così il sito www.doveecomemicuro.it, un vero e proprio motore di ricerca dell’offerta assistenziale, che prende spunto, spiegano gli ideatori, da iniziative già sperimentate in altri Paesi, come per esempio il sito del ministero della Salute britannico "NHS CHOICE".
«L’obiettivo era realizzare un supporto informativo rivolto ai cittadini attraverso un’iniziativa cosiddetta dipublic reporting – spiega Walter Ricciardi, direttore del Dipartimento di Sanità pubblica della Cattolica di Roma, che ha coordinato il gruppo di ricercatori che ha realizzato il progetto - capace di rafforzare il principio di responsabilità sociale all’interno del Servizio sanitario nazionale, secondo cui i decisori e le organizzazioni sanitarie devono rispondere delle proprie azioni e performance verso i cittadini, in termini di trasparenza comportamentale, amministrativa, gestionale, strategica ed economica». Questo sistema di pubblicazione delle prestazioni delle strutture sanitarie, secondo Ricciardi «aumenta il potere decisionale di cittadini e pazienti e consente di migliorare la qualità dell’assistenza dei servizi sanitari, soprattutto nel contesto ospedaliero. Le evidenze scientifiche dimostrano, infatti, che riportare pubblicamente le performance di una certa struttura incoraggia attività volte al miglioramento della qualità delle prestazioni offerte a livello del singolo ospedale. Non a caso – sottolinea infine - alcune esperienze internazionali hanno messo in evidenza una lieve riduzione della mortalità per le diverse patologie in presenza di attività di public reporting».
Il sistema di misurazione della qualità delle strutture utilizzato nella realizzazione del portale si basa su un set di 50 indicatori «selezionati mediante una revisione sistematica delle fonti di dati disponibili sulla qualità assistenziale delle strutture sanitarie Italiane»: ministero della Salute, Istat, Sportello cancro–Fondazione Veronesi, Agenas, Atlante sanitario Era web, Osservatorio nazionale per la salute nelle Regioni italiane. 

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