SPERANZE NEL LAZIO PER GLI INFERMIERI
Roma, 20 nov
- Basta tagli, più territorio, meno precarietà. Gli infermieri romani
guardano con fiducia al nuovo corso indicato dal presidente Zingaretti per la
sanità regionale, in linea con le rivendicazioni avanzate da tempo dal Collegio
IPASVI di Roma e Provincia. La relazione tenuta martedì dal Commissario ad acta
per la Sanità del Lazio in Consiglio Regionale ricalca in molti punti le
proposte operative presentate dal Coordinamento dei Collegio IPASVI del Lazio e
sostenute con forza nei ripetuti confronti con la Cabina di Regia per la sanità
istituita presso la Regione. In particolare, gli infermieri apprezzano
l’impegno a chiudere entro il 2016 la stagione commissariale della sanità
laziale, avviando subito una programmazione che garantisca servizi sanitari più
vicini ai bisogni di salute dei cittadini. Riconoscono al presidente Zingaretti
di aver chiarito gli effetti negativi dei tagli operati finora sul sistema
sanitario regionale che hanno impoverito i servizi senza incidere sulla qualità
della spesa. Perciò, con la forza di chi è impegnato in prima linea
quotidianamente, gli infermieri salutano con rinnovate speranze la volontà di
cambiamento espressa in Aula dal Governatore, puntando sui servizi
territoriali, sul potenziamento della prevenzione e sulla valorizzazione del
personale oggi vessato dal superlavoro o da una estrema precarietà. La
nuova rete di servizi territoriali annunciata da Zingaretti coincide con gli
indirizzi suggeriti dal Collegio IPASVI per ridurre l’ospedalizzazione inappropriata
e offrire servizi migliori alla cittadinanza. In questo quadro rientra il
modello che integra gli hub di alta specializzazione rappresentati dagli
ospedali con l’assistenza territoriale e i protocolli di continuità delle cure.
Così pure il piano di attivazione di almeno 48 Case della Salute entro il 2015,
per il quale il Collegio IPASVI ha collaborato strettamente con la Regione, e
il decreto sulle cure palliative per creare una rete di assistenza domiciliare
adeguata alla crescente domanda. Inoltre gli infermieri individuano
importanti motivi di rassicurazione nella categorica smentita del presidente
Zingaretti sulla paventata chiusura di cinque ospedali romani e per
l’intenzione manifestata dalla Regione di rilanciarne le attività. Accolgono
poi con un sospiro di sollievo l’impegno assunto dal presidente sull’imminente
rinnovo (entro novembre) dei contratti del personale sanitario precario, che
continua a garantire al prezzo di enormi sacrifici la funzionalità di interi
reparti e servizi. Gli infermieri confidano quindi nell’annunciato intervento
sul Governo per il necessario sblocco del turn over e la ripresa delle
assunzioni, anche grazie ad un piano di stabilizzazione dei professionisti che
ancora subiscono le inaccettabili condizioni di lavoro imposte dai contratti
precari. "La svolta tratteggiata dal Presidente raccoglie molte delle
indicazioni che gli infermieri hanno elaborato in questi anni sulla base
dell’esperienza diretta e di dati concreti – commenta il presidente del
Collegio IPASVI di Roma, dottor Gennaro Rocco – Condividiamo in particolare
l’impegno ad adottare modelli innovativi nella gestione dei servizi,
orientandoli soprattutto sul territorio. Inoltre, molto importante per noi è
l’annunciata proroga dei contratti precari e la dichiarata volontà di
stabilizzarli una volta per tutte entro il prossimo anno. Temi cari
all’IPASVI che negli ultimi anni si è speso molto per la stabilizzazione
dei precari e lo sblocco delle assunzioni. Abbiamo oggi un motivo in più per
sperare nel cambiamento che da sempre auspichiamo – conclude il dottor Rocco -
Continueremo perciò a collaborare con la Regione Lazio e vigileremo affinché
agli impegni annunciati seguano atti concreti".
FONTE: AGENPARL
(Agenzia Parlamentare per l’informazione politica ed economica)
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