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Il Consiglio dei Ministri approva: " I COLLEGI DIVENTERANNO ORDINI ".

ROMA. Lo scorso 17 Dicembre il Consiglio dei Ministri ha approvato il DDL Lorenzin, contenente nuove norme sulle sperimentazioni, sulla sicurezza alimentare, sulla prevenzione e sulla riforma degli Ordini che interessa anche la professione infermieristica.

Capo II
Professioni sanitarie
 
L’art. 3 riforma in maniera organica gli ordini e i collegi delle professioni sanitarie, con un intervento diretto allo scopo di rendere il sistema più aderente alle esigenze odierne e assicurarne la funzionalità anche nell’interesse dei cittadini.
L’articolo non propone l’istituzione di nuovi enti pubblici bensì effettua esclusivamente le seguenti operazione di ammodernamento:
a) adegua la normativa di riferimento agli ordini vigilati dal Ministero della salute in riferimento al loro funzionamento interno;
b)muta la denominazione di collegio in ordine per effetto del mutato quadro ordinamentale e formativo.
In particolare si sostituiscono i primi tre Capi del decreto legislativo n. 233 del 1946, prevedendo che gli ordini, in ragione dei nuovi assetti territoriali così come recentemente delineati, sono costituiti in ogni provincia o città metropolitana ovvero, che il Ministero della salute, su proposta delle Federazioni nazionali d’intesa con gli ordini interessati, possa disporre che un ordine abbia  per circoscrizione due o più province finitime. Inoltre, si dispone che tali enti pubblici sono organi sussidiari dello Stato dotati di autonomia patrimoniale, finanziaria, regolamentare e disciplinare, ai quali, tuttavia, non si estendono le norme di contenimento della spesa pubblica e sottoposti alla vigilanza del Ministero della salute. Promuovono e assicurano l'indipendenza, l’autonomia e la responsabilità dell'esercizio professionale, la qualità tecnico-professionale, la valorizzazione della funzione sociale delle professioni, la salvaguardia dei princìpi etici dell’esercizio professionale indicati nei codici deontologici al fine di garantire la tutela della salute individuale e collettiva. In più vengono elencati tutta una serie di compiti: dalla pubblicità degli albi delle rispettive professioni e la verifica del possesso dei titoli abilitanti all’esercizio professionale, alla valutazione delle attività di formazione continua.
L’articolo, inoltre trasforma gli attuali collegi delle professioni sanitarie e le rispettive federazioni nazionali in ordini delle medesime professioni e relative federazioni nazionali accorpando in un medesimo ordine professioni tra loro omogenee e compatibili, nonché la costituzione degli Albi per quelle professioni sanitarie che ne sono sprovviste.

Adesso il disegno di legge approderà in parlamento per la sua approvazione definitiva. Il testo potrebbe segnare un passo importante per lo sviluppo della professione infermieristica e per la sua valorizzazione. Con la sua approvazione si inizierebbe a dar corso a quella legge del 1 febbraio 2006 che per anni sembra essere finita nel dimenticatoio, dando cosi a dei professionisti laureati la possibilità di essere rappresentati da un Ordine come avviene per le altre professioni con pari livello formativo.

 

Un altro tassello per l'applicazione della legge 43/2006 sarà l'approvazione dell'accordo sulle competenze specialistiche.


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