Infermieri precari ancora in strada a protestare.
Gli infermieri
precari e disoccupati della provincia di Palermo sono tornati in strada per
protestare contro quel sistema che li vede ancora ruota di scorta della Sanità.
Sono stati ricevuti in assessorato
assieme ai rappresentanti dei sindacati Cni-Fsi e Fials e si son sentiti dire
di “non esser necessari nelle strutture ospedaliere nelle quali risulta
un’eccedenza di personale”, situazione ancor più accentuata dal fatto che
alcuni posti vacanti sarebbero stati risanati con personale giunto da
graduatorie di mobilità. Eppure, i conti non tornerebbero per gli infermieri
precari e disoccupati, che hanno più volte denunciato la mancata
garanzia dei LEA negli ospedali siciliani.
Se l’assessorato parla di eccedenze, gli
infermieri di Palermo parlano invece di gravi carenze. Per tale motivo, hanno chiesto una ricognizione urgente
per avere chiarezza sui dati reali in pianta organica ospedaliera e comprendere
quali e quante unità siano impiegate realmente in reparto, piuttosto che in
amministrazione.
All’Assessorato hanno promesso
che entro giugno verrà effettuata una ricognizione dell’intera ASL, ma dovremmo
tutti sperare che la stessa non vada a mostrare una effettiva eccedenza di
personale infermieristico, o meglio, che chi ne sarà responsabile della
stesura, possa discernere le unità infermieristiche che effettivamente lavorano
nei reparti, da tutto quel personale che per un motivo o per un altro, si
ritrova a ricoprire posti di lavoro che non hanno niente a che vedere con l’assistenza
al paziente (vedi Direzioni Sanitarie, uffici amministrativi ecc.).
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