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Stabilizzazione precari 36 mesi beffati dal governo Renzi?

Ci sono sentenze della Corte Europea che condanno il governo alla stabilizzazione dei precari con 36 mesi di servizio continuativo, sentenza che se applicata risolverebbe la questione precariato sia nel privato ma soprattutto nel pubblico impiego e in particolare nella Scuola. Ma il governo Renzi sembra aver trovato la maniera per non dar corso alle sentenze.

Le novità sono contenute nelle  “Disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell’occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese”, pubblicate in Gazzetta Ufficiale numero 34. Il decreto, infatti, introduce una serie di novità per rilanciare il lavoro, ma anche una serie di norme che “libererebbero” il governo dalle responsabilità “imposte”, attraverso le sentenze, dall’Europa.

“Prima fra tutte – riporta Nanopress – , la durata del contratto a tempo determinato sale da 12 a 36 mesi. Viene poi eliminato l’obbligo di inserire una “causale” per specificare i motivi produttivo-organizzativi che determinano l’apposizione di un termine al contratto. L’acausalità fino a 36 mesi si applica nel limite dei tre anni.

Ma le novità che renderanno sempre più precari i già precari, riguardano in particolare le norme relative alle proroghe. Se in precedenza infatti, la proroga dei contratti a termine era prevista per una sola volta con esplicita causale, con il Dl 34 la proroga è ammessa fino ad otto volte senza che vada inserita apposita causale e l’unico obbligo rimane il riferimento alla stessa attività lavorativa.

Altra novità riguarda il numero complessivo di contratti a termine stipulati da ciascun datore di lavoro che non potrà superare il limite del 20% dell’organico complessivo presente nella stessa azienda. Questo limite non viene applicato alle aziende che occupano fino a 5 dipendenti”.

Precari dunque beffati da Renzi?


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