Breaking News
recent

Silvestro: "Sulle competenze infermieristiche ci stanno facendo una guerra basata sul nulla"

La presidente Ipasvi ha ribadito durante la conferenza stampa al ministero della Salute il valore della bozza di accordo che apre la strada alla figura dell'infermiere specialista. 

La conferenza stampa di presentazione del nuovo portale "Infermieri per la Salute" ha rappresentato l'occasione, per la presidente della Federazione nazionale Ipasvi, la senatrice Annalisa Silvestro, di fare il punto sulla bozza di accordo per le nuove competenze infermieristiche, già condivisa con il ministro Beatrice Lorenzin
"Sulle competenze infermieristiche - ha dichiarato Silvestro - si sta facendo una guerra punica basata sul nulla. Si è favoleggiato di invasioni di campo, non ho capito bene rispetto a cosa. In realtà non ci sono elementi per una contrapposizione reale".

Per la presidente Ipasvi, le polemiche sulla questione 'competenze', arrivate dal fronte medici proprio dopo le notizie sulla chiusura della bozza, non hanno alcun fondamento. "C'è una legge del 2006 - ha spiegato - che prevede l'infermiere specialista. Non stiamo chiedendo niente di trascendentale, ma solo quanto indica una legge dello Stato". Nella bozza sulle nuove competenze si prevede, tra l'altro, la formazione di un infermiere specialista che andrà ad approfondire le compotenze in 5 aree: pediatrica, chirurgica, emergenza, area medica, salute mentale, territorio (con l'infermiere di comunità).
Per la presidente Ipasvi, inoltre, persiste un fraintendimento di base: "Noi infermieri parliamo di competenze come insieme di capacità, valori e conoscenza che consentono l'attività di assistenza, mentre dall'altra parte si parla di abilità e procedure tecniche". E tutto questo anche se, attualmente, non sono previste indicazioni e paletti per le pratiche consentite agli infermieri (il mansionario non esiste più dal 1999).

"Riconosciamo e valorizziamo le competenze mediche che riguardano il processo diagnostico e quello terapeutico: in questi percorsi noi siamo i più qualificati collaboratori perchè diamo concretezza alle prescrizioni - ha ribadito Silvestro -. C'è poi tutto il processo di assistenza su cui noi riteniamo di essere autonomi e capaci di impostare il percorso e tutte le attività e le abilità che servono per fare assistenza ai cittadini". 
"Dobbiamo smetterla di stare nelle trincee ideologiche - ha concluso -: noi infermieri intendiamo rimanere nel nostro ambito, svolgendo al meglio il nostro mandato professionale, ovvero stare vicini ai cittadini e risolvere i loro problemi di assistenza. Il resto sono chiacchiere e posizione retrograde e antiquate che non tengono conto dell'evoluzione dei bisogni dei cittadini, dell'evoluzione del sistema sanitario nazionale, dell'evoluzione necessaria per la sostenibilità e la conservazione di un'assistenza l'universalistica". 



Nessun commento:

Grazie per il tuo commento. Quotidiano Infermieri

Powered by Blogger.