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Volantini in ospedale «No ai tagli alla sanità»



PAVIA. Infermieri e medici davanti agli ospedali di tutta la provincia, stamattina dalle 9 in poi, per coinvolgere i pazienti e i cittadini sui tagli subiti in busta paga e in corsia in questi anni:...

PAVIA. Infermieri e medici davanti agli ospedali di tutta la provincia, stamattina dalle 9 in poi, per coinvolgere i pazienti e i cittadini sui tagli subiti in busta paga e in corsia in questi anni: si tratta del terzo appuntamento di una mobilitazione iniziata il mese scorso, che porterà la prossima settimana infermieri e operatori sanitari in corteo dal policlinico alla prefettura e in Provincia. «La sanità pavese sta subendo, come l’intera sanità italiana, le conseguenze della crisi che sta attanagliando il paese e che sta letteralmente mettendo in ginocchio il nostro sistema sanitario, tramite i continui tagli lineari operati dal Governo e dalla Regione Lombardia, per ottemperare alla famigerata spending review – spiegano Gilberto Creston, Cgil, Domenico Mogavino, Cisl e Mimmo Galeppi, Uil – per questo abbiamo deciso di realizzare un’iniziativa sindacale e politica per quello che riguarda la quantità e la qualità delle prestazioni che servono in provincia di Pavia, tenendo in considerazione che la sanità pavese, tramite il Policlinico San Matteo, la Fondazione Maugeri e la Fondazione Mondino, ha una grande attrazione e garantisce fondamentali servizi ai cittadini. È necessario riaprire il confronto tra le amministrazioni delle varie aziende sanitarie e le parti sociali». i temi sono quelli emersi dall’assemblea unitaria delle scorse settimane: liste di attesa, carenza organica, modelli organizzativi, funzionamento della rete sanitaria, attivazione della continuità assistenziale sul territorio, rilancio della contrattazione integrativa, analisi delle consulenze, modifica delle nomine dirigenziali, rinnovi contrattuali e il pericolo di decurtazione delle risorse aggiuntive regionali 2014. «Che si tradurrebbe in un taglio da 335 a 450 euro in busta paga – spiega Creston – all’anno».
«La tendenza al risparmio non ci tocca solo nelle tasche – spiegano i sindacati – ma rischia di peggiorare la qualità delle prestazioni sanitarie». Mercoledì prossimo i lavoratori della sanità in provincia – oltre 6mila – sfileranno in corteo dal San atteo in piazza Italia per protestare contro il taglio dei 500 euro all’anno in busta paga,il blocco del contratto, le mancate sostituzioni di chi va in pensione e per chiedere che i precari che lavorano da anni nelle strutture sanitarie siano assunti. Inoltre protesteranno contro «la pessima organizzazione del lavoro» in tanti ospedali. (a.gh.)



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