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STABLIZZAZIONE PRECARI DELLA SANITA’ IN PUGLIA




Tra le polemiche dei colleghi stabilizzati/stabilizzandi e di quelli che hanno un ruolo fuori regione e sono in attesa di bandi di mobilità, riportiamo per intero l’articolo del giornale “L’IMMEDIATO”, articolo sulle dichiarazioni del consigliere regionale Filippo Caracciolo sul discorso “stabilizzazione precari della sanità”:

Dopo l’intesa raggiunta della Conferenza Stato-Regioni per la stabilizzazione dei precari della sanità, la Asl di Bari ha avviato il processo della ricognizione del personale. Ad intervenire sulla questione, il consigliere regionale e componente della III commissione Sanità Filippo Caracciolo. “Come sottolineato in un mio recente intervento a mezzo stampa, accompagnato da una lettera aperta indirizzata ai vertici della sanità pugliese, la stabilizzazione dei precari della sanità registra un’auspicabile accelerazione. In Puglia si registrano le prime decisive tappe. Il cosiddetto Dpcm precari, all’articolo 2, considera prorogabile tutto il personale che alla data del 30 Ottobre 2013 aveva maturato negli ultimi cinque anni almeno tre anni di servizio, anche non continuativo, presso gli enti del Servizio Sanitario della Regione Puglia. Saluto con soddisfazione l’Avviso dell’Azienda Sanitaria Locale della provincia di Bari - continua Caracciolo - con cui viene avviato il processo di ricognizione del personale precario che si trova nelle condizioni soggettive fissate dal Dpcm per procedere alla proroga dei contratti a tempo determinato fino all’indizione dei concorsi riservati. La ASL di Bari che prima si è attivata come Asl capofila ha quindi chiesto a tutto il personale in servizio a tempo determinato di rispondere all’Avviso compilando l’apposita modulistica in cui specificare gli incarichi lavorativi svolti nel quinquennio 2009-2013".

“In qualità di componente della III Commissione Sanità - sottolinea Filippo Caracciolo – faccio un grande plauso alla direzione generale della Asl di Bari e all’assessore alle Politiche della Salute. Adesso spero che l’esempio della Asl di Bari sia seguito da tutte le Aziende Sanitarie Locali pugliesi in tempi brevi affinché sia data pari dignità ai tanti lavoratori che ogni giorno si impegnano per il buon andamento delle strutture sanitarie a beneficio della salute dei cittadini. Più volte nei mesi scorsi ho sollevato l’attenzione sulla problematica che riguarda la condizione di precarietà dei lavoratori pugliesi impegnati nel settore della sanità. Mi auguro che l’indirizzo dato dal direttore generale della Asl di Bari (Vito Montanaro) sia seguito a breve dagli altri direttori generali cogliendo, con la dovuta sensibilità, l’opportunità offerte dalle ultime novità normative. La Regione Puglia ha l’obbligo morale di dimostrare attenzione verso i precari azzerando le sacche di precariato presenti nelle Aziende Sanitarie pugliesi. Per raggiungere tale obiettivo – conclude Filippo Caracciolo – è fondamentale che ognuno faccia quanto è previsto in base ai suoi compiti. Alla politica, in questo caso, il ruolo di incoraggiare scelte tecniche e normative che tutelano il lavoro e i lavoratori”.

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