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COMUNICATI STAMPA

Raddopiata vigilianza al Vittorio Emanuele. Dopo incontro con il Questore, denunce ai Ministri dell'Interno e della Salute, alle Procure, al Prefetto, 4 anni di lotte, finalmente un risultato

Raddoppiata la sorveglianza presso il Pronto soccorso dell'ospedale Vittorio Emanuele. A renderlo noto è il Coordinamento Nazionale Infermieri aderente alla Federazione Sindacati Indipendenti. Sono, infatti, operativi due vigilantes in più: uno armato all'esterno e uno disarmato dentro, nel corridoio del Pronto Soccorso.

"Dopo i numerosi casi di aggressioni registrati negli ospedali siciliani e dopo i nostri continui appelli - dichiara Calogero Coniglio,  segretario regionale del coordinamento Fsi-Cni Sicilia - siamo contenti di questo segnale. Dopo il recente incontro con il Questore, le nostre lotte e denunce ai Ministri dell'Interno e della Salute, alle Procure, al Prefetto, al Questore  hanno finalmente portato ad un risultato". 

"Questo gesto, che mira a garantire una maggiore sicurezza al personale e all'utenza, rappresenta anche una preziosa occasione per due famiglie che, grazie a questo impiego a tempo pieno, potranno tornare dignitosamente a vivere e mantenersi. La nostra battaglia ora si concentrerà su Caltagirone per aumentare i vigilantes nel pronto soccorso dell'ospedale Gravina", concludono i rappresentanti del sindacato Vecchio, Cirino, Renda e Cirignotta.































Comunicato stampa da: CNI-FSI


"Quanto è successo alla piccola Nicole deceduta perchè non c'erano posti disponibili nei reparti di terapia intensiva neonatale degli ospedali etnei, era inevitabile purtroppo. Nicole si sarebbe potuta salvare. Di chi è la responsabilità? Chi ha cancellato quel posto letto che ha portato alla morte una bambina appena nata? Tutta la politica deve vergognarsi. Adesso sembrano tutti cascati dalle nuvole. Se non si corre ai ripari accadrà ancora". E' la dura denuncia di Calogero Coniglio, segretario regionale del coordinamento FSI -CNI Coordinamento Nazionale Infermieri aderente alla Federazione Sindacati Indipendenti e delegato regionale FSI.

 "Spero che la giustizia faccia il suo corso e che i colpevoli paghino - continua Coniglio - Quante volte abbiamo denunciato la carenza di posti letto e di personale, quanti sit in abbiamo fatto in Sicilia per rivendicare la dura realtà in cui lavoriamo. Ma nulla. Questo purtroppo è il risultato".
 Il sindacato pone così l'attenzione sulla situazione presente al "Santo Bambino" per quanto riguarda il reparto di terapia intensiva. "Al Santo Bambino nel padiglione B ci  5 posti di terapia intensiva neonatale con respiratori automatici e una semintensiva con 10 posti letto - precisa Coniglio - Nello stesso reparto basterebbe eliminare le 12 cullette dove vengono ricoverati i neonati solo per visite che non richiedono apparecchi particolari come le visite oculistiche, neuromotorie, otorino ed esami ematici. Visite che potrebbero essere eseguite ambulatorialmente da esterni, costituendo nel Padiglione A (settore universitario), dove ci sono gli spazi, un poliambulatorio di neonatologia. Qui, infatti, attualmente si fa solo lo screening neonatale allargato. Nel settore dove ci sono le 12 cullette si ricaverebbero così aaltri 5 posti letto di terapia intensiva neonatale e si arriverebbe così a 10 posti. Un grande boccata d’ossigeno per la Sicilia orientale".
 "La rabbia di questo Sindacato - conclude Coniglio -, è scatenata dai vari titoli che leggiamo su Tg e quotidiani: dall'ira della Borsellino che dichiara: 'E' inaccettabile....' e ordina un'ispezione, allo 'sdegno' del Ministro Lorenzin che vuole commissariare la sanità siciliana e invia gli Ispettori, al Presidente della Regione Crocetta che parla di 'assurdo scaricabarile' e infine al Presidente Mattarella che si dichiara 'Incredulo'. Monta così la rabbia. Non riusciamo nemmeno ad immaginare quella dei genitori e dei parenti della vittima. Perchè di vittima si tratta. Invieremo oggi stesso alla Regione e alla direzione del Santo Bambino, la richiesta di modifica della rete ospedaliera ". 

   
In allegato Foto U.O. Terapia Intensiva Neonatale Presidio Ospedaliero Santo Bambino di Catania



Comunicato stampa: CNI-FSI

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